Antonio Delfini, MANIFESTO PER UN PARTITO CONSERVATORE E COMUNISTA E ALTRI SCRITTI, a cura di Cesare Garboli, Prefazione di Cesare Garboli, pp.VII-XVI, Note ai testi, pp.XVII-XXX, Milano, Garzanti Editore, 1997, pp.1-226 [Fuori catalogo]
“Questo libro contiene tutti gli scritti pubblicati su riviste e periodici da Delfini (ma non raccolti da lui in volume) e non i testi - pochi, in verità - pubblicati da altri dopo la sua morte.”: Prefazione, p.XV.
Ho sognato
Lettera n.2
Lettera n.3
Lettera n.4
Lettera n.5
Concludendo
Lo scrittore e le donne
Se nessuno era vivo…
Ricordo per la luna
Lettere a Matilde
Amicizia
Ritratto di Marcucci
Per una pagina a Delfini:
Primo brano di racconto
Secondo brano di racconto
Qualcosa di un accorato e preteso zibaldone
Lettera agli amici
Lezione di pittura. Ottone Rosai
Critica letteraria
Non è un ultra
Manifesto per un Partito Conservatore e Comunista in Italia (pp.146-157)
L’orco balneare
Lettera a Arnoldo Mondadori
Racconti d’estate
Un pittore chiamato Cavalli
La Maggioritaria
Speranze di un conservatore
Storia di quindici anni
Monetine
Opinione personale
Lettera a Romano Bilenchi
Felice Viareggio
Appello ai gentiluomini
Modena e dintorni
Le colline modenesi e il Frignano
San Marino
Per Hemingway
All’editore Guanda. Parma
[Lettera a Giacomo Miazzi]
Nota sui curatori di Delfini
<Racconti d’estate: pp.166-169> e <Felice Viareggio, pp.193-197>
Ad essi fa riferimento Delfini, in una lettera al “signor Malgeri”, direttore de “Il Messaggero”: “..Nel maggio del 1951, il Suo redattore Gualtiero Jacopetti miordinava un vero e proprio servizio da Viareggio. Io feci del mio meglio e gli risposi con le cronache che sapevo fare. Dopo qualche giorno, ricevetti una Sua lettera nella quale mi rimandava l’articolo perché inadatto.”: Storia di quindici anni, p.183.
A distanza di cinquant’anni, è la volta del Garboli:
“Racconti d’estate: “Il Mondo”, Roma, 27 ottobre 1951. Dei sei paragrafi di cui si compone questa cronaca balneare vengono qui riprodotti solo il secondo, il terzo e il sesto. La corda del cronista mondano non era delle migliori in Delfini: quasi un sogno proibito.” [il grassetto è mio]: Note ai testi, p.XXVIII.
“Felice Viareggio: “L’Illustrazione Italiana”, giugno 1955. Il testo che qui si riproduce, non è integrale, per le ragioni già esposte nella nota ai Racconti d’estate.”: Note ai testi, p.XXIX
Privilegiando i “racconti falliti per caduta d’interesse” [Gianni Celati, Prefazione a: “Autore ignoto presenta”,Torino, Einaudi, 2008, p.X] di La Rosina perduta, “il piagnisteo” [Mario Bertoni, Delfini par lui meme, in: AA:VV.: Antonio Delfini, Marcos y Marcos, 1994, p.307] di Diari 1927-1961 e della mala poesia, o il Delfini politico, rispetto a queste cronache sul filo della memoria, scritte tra il ’51 e il ’55; affini, piuttosto, alle “passeggiate fantastiche” di Ritorno in città,Modena, Libreria Vincenzi, 1931 e Parma, Guanda, 1933; o rispetto alle Lettere n.2, n.3, n.4 e n.5, che, nel 1931, Delfini scambia coi suoi due pseudonimi: Giulio Antini e Roaldo Onisa: p.XX; e al Delfini brillante collaboratore (Modena e dintorni, 1961; Le colline modenesi e il Frignano, 1961; San Marino, 1961) di Tuttitalia. Enciclopedia dell’Italia antica e moderna, Sansoni-Igda, Firenze-Novara, 1961.